Cap. Corrado Milesi Ferretti.
In un volume edito dalla Società di Storia di Cortina, dedica ai Cimiteri dell’Ampezzano, è riportata la fotografia della prima tomba del Capitano Milesi Ferretti con la iscrizione; il Cimitero era quello di Zoldo. La tomba rimase in essere fino al 1938, quando tutti i Caduti dell’Ampezzano sono stati trasferiti ai Cimitero Monumentale di Pocol, ove oggi riposa il Cap. Milesi Ferretti.
Milesi Ferretti cadde a Son Pauses il 15 giugno 1915, quando le operazioni nell’Ampezzano da parte dell’Esercito Italiano vennero ad urtare con le posizioni di resistenza dell’Esercito Austro-ungarico. La 4a Armata, al comando del gen. Nava, non colse le opportunità di investire le sguarnite posizioni austriache nel settore al momento della dichiarazione di guerra il 24 maggio 1915. Le unità austriache a quella data erano composte solo da Schutzen (territoriali anziani) cortinesi che si ritirarono verso Prato Piazza e Carbonin, lasciando sguarnita Cortina. La prima pattuglia italiana entrò a Cortina stessa solo il 27 maggio e il fronte si spostò sulla linea delle montagne che guardano la conca cortinese. La linea andava dal Falzarego passando alle Tofane, prima seconda e terza, per arrivare a Ras Stua, Croda d’Ancona Prato Piazza/Carbonin, Monte Piana, Tre Cime, Cima Una e cima Undici. Le unità italiane erano prevalentemente di fanteria, con scarsa artiglieria, soprattutto quella da assedio e pesante-campale, le uniche che potevano investire con successo le posizioni austriache già trinceratosi nelle predisposte posizioni fortificate montane. La compagnia al comando del cap. Milesi, ricevette l’ordine di avanzare per Fiammes e investire le posizioni di Ras Tua. In pratica si trattava di conquistare posizioni mediamente munite, rinforzate da unità di fanteria provenienti da Bressanone e Bolzano. Il fuoco incrociato di fucileria, integrato da quello delle mitragliatrici arrestò ogni attaccò italiano che, reiterato nei vari giorni, fece scarsi progressi.